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Weekend a Parigi: itinerario di 3 giorni e consigli pratici

Tempo di lettura: 9 minuti
weekend a Parigi

Organizzare un weekend a Parigi può sembrare semplice: tutti conoscono la Torre Eiffel, il Louvre o Montmartre.

Eppure, una città così grande e complessa richiede pianificazione. Senza una strategia, è facile perdere tempo in spostamenti o lasciarsi sfuggire angoli nascosti che rendono il viaggio speciale.

Questo è quello che ho scoperto durante il mio viaggio a Parigi, questa volta insieme alla mia nipotina. Era la mia seconda volta nella capitale francese, ma la prima con lei, e già l’idea di condividere ogni scoperta mi emozionava.

Per organizzarmi ho scelto di seguire la guida di Giulia Ceirano, che adoro per il suo modo di raccontare la città, un mix perfetto di storia, curiosità e suggerimenti pratici. Seguendo i suoi consigli, abbiamo potuto scoprire scorci nascosti di Montmartre, piazze silenziose e angoli che normalmente passerebbero inosservati.

Sono una viaggiatrice con la testa tra le nuvole e lo zaino sempre pronto per nuove avventure. Sono un’Acquario, il che significa che il mio spirito libero mi porta sempre alla ricerca di orizzonti nuovi e incontri autentici. Amo le albe e i tramonti, quei momenti in cui il mondo sembra fermarsi e tutto appare più chiaro.
Il mio carburante? L’ alba, il caffè e una buona dose di curiosità.
ragazza di profilo con zaino in spalla
Sul mio blog Il Viaggio Che Ti Cambia, troverai molto più di semplici itinerari: ti porterò alla scoperta della Toscana come un vero local, con angoli nascosti e sapori autentici. Condividerò idee per viaggi zaino in spalla in giro per il mondo, esperienze immersive con le persone del posto e racconti che vanno oltre le mappe.
Perché viaggiare non è solo spostarsi, è crescere, scoprire e lasciarsi cambiare.

Se anche tu ami perderti per ritrovarti, sei nel posto giusto. 
Per tutti gli altri contenuti a tema viaggio, ti invito a seguirmi su Instragram.

Come arrivare dall’aeroporto di Parigi al centro

Per trascorrere un weekend a Parigi è necessario sapere questo:

La città è servita da tre aeroporti principali: Charles de Gaulle (CDG)Orly (ORY) e Beauvais (BVA). Io ho scelto Beauvais, perché la tratta low-cost da Pisa atterra lì.

All’arrivo, il primo dettaglio pratico: non confondere la fermata della navetta “sorpresa”, bisogna andare direttamente a quella giusta per raggiungere il centro. In una città grande come Parigi, ogni piccolo dettaglio può fare la differenza.

  • Charles de Gaulle (CDG): 25 km dal centro, navetta o treno circa 35-45€
  • Orly (ORY): 18 km dal centro, navetta o treno circa 12-15€
  • Beauvais (BVA): 85 km dal centro, navetta circa 17€

Una volta arrivati, capire come muoversi a Parigi è fondamentale per sfruttare al meglio il tempo.

Puoi prenotare il tuo autobus da qui

Come muoversi a Parigi

Parigi offre un sistema di trasporti pubblico molto efficiente, ma serve qualche accorgimento. Io ho usato alcune app indispensabili:

  • RATP – Le réseau officiel: l’app ufficiale dei trasporti parigini, utile per orari, percorsi e aggiornamenti in tempo reale.
  • Citymapper: combina metro, bus, tram e camminate, calcolando tempi e costi.
  • Google Maps: utile anche offline, per orientarsi nei quartieri e nei vicoli più nascosti.
  • Moovit: alternativa completa con notifiche sui ritardi.

Per quanto riguarda i biglietti: esistono biglietti singolicarnet da 10 e la tessera Navigo Découverte. Quest’ultima è ideale per chi resta più giorni e permette di muoversi senza limiti su metro, bus, tram e RER fino alla zona 5.

Per un weekend a Parigi, il carnet da 10 biglietti è perfetto, comodo e flessibile, soprattutto se si prevedono numerosi spostamenti in centro.

Per viaggiare più tranquille: l’importanza di un’assicurazione sanitaria

Prima di partire, voglio lasciare un consiglio pratico ma fondamentale: non trascurare un’assicurazione sanitaria per il viaggio. Io di solito uso Chapka Assurances, un broker specializzato in assicurazioni viaggio dal 2002. 

Con Chapka puoi sottoscrivere una polizza “Cap Assistance” o altre formule che coprono spese mediche, assistenza 24/24, rimpatrio e imprevisti sanitari fuori casa. 

E c’è un extra che potrebbe interessarti: ho a disposizione un codice sconto del 10% per Chapka — se la vuoi fare anche tu, è un modo semplice per proteggere il viaggio risparmiando qualcosa.

Averla significa dormire più serena, soprattutto in un weekend o viaggio breve: un piccolo gesto che ti evita di affrontare brutti rischi.

Dove dormire a Parigi

La città è suddivisa in arrondissement, cioè quartieri numerati dal 1 al 20, ognuno con caratteristiche proprie. La rete di metro e bus permette di spostarsi velocemente, anche la sera tardi: noi, arrivando alle 13.00, non abbiamo aspettato più di qualche minuto.

Per il nostro weekend a Parigi abbiamo scelto Montmartre / Pigalle, un quartiere che mescola romanticismo e atmosfera bohémien. Dormire qui significa svegliarsi ogni giorno circondati da scorci unici, scalinate e piazzette, e avere a portata di mano caffè storici e panetterie tipiche.

Siamo stati all’Ibis Paris Montmartre Sacré-Cœur  una struttura semplice ma funzionale: camera essenziale, letti comodi, colazione a buffet e check-in rapido. La vista sul piccolo cimitero del quartiere è stata una sorpresa affascinante, soprattutto per chi ama i dettagli insoliti e caratteristici.

Cosa vedere a Parigi in due giorni

Parigi non è solo monumenti famosi, ma anche atmosfere che si rivelano passo dopo passo. In questo percorso, ogni tappeto di pietre, ogni finestra di bistrot, ogni vicolo ha qualcosa da raccontare e sicuramente un weekend a Parigi non basterà, ma ecco il mio itinerario ampliato, in cui racconto cosa abbiamo visto, come l’ho vissuto, e perché sono luoghi che consiglio se vuoi sperimentare Parigi in modo profondo.

Weekend a Parigi: La magia della Torre Eiffel

Non potevamo che iniziare da qui.

Matilde voleva vederla illuminata di sera, e ammetto che anche per me è stata un’emozione diversa dal solito. Ci siamo avvicinate a piedi dal Trocadéro, uno dei punti panoramici più belli, e quando ha iniziato a scintillare, per cinque minuti ci siamo sentite parte di un film.

È turistica, certo, ma è uno di quei momenti che fanno battere il cuore e che in un viaggio a Parigi vanno vissuti.

La Torre è l’icona della della città, e qui trovi i ticket per arrivare fino in cima.

Ogni ora, per cinque minuti, si accende di mille scintille che la fanno sembrare una cascata di luce.

È turistico, sì, ma è anche un’emozione pura: il classico “viaggio a Parigi” non è completo senza questo momento.

Quella sera ci siamo lanciate di corsa, convinte che le luci si spegnessero a mezzanotte. Arrivate trafelate, temevamo di aver perso lo spettacolo. E invece no: dopo le 00:20 era ancora lì, illuminata e splendida. Forse un cambio di orari, forse semplice fortuna…quella scena rimane impressa: è una delle 10 cose da vedere a Parigi in 2 giorni che non puoi saltare.

Info pratiche per visitare la Torre

  • Le luci si accendono al tramonto e ogni ora scintillano per 5 minuti. Normalmen
  • te restano fino all’1:00 (alle 2:00 in estate).
  • Il punto panoramico migliore è il Trocadéro, ma anche Champ de Mars regala scorci suggestivi.
  • Per salire sulla Torre, conviene prenotare in anticipo i biglietti online.
  • L’Arco di Trionfo e gli Champs-Élysées
  • Dall’alto dell’Arco si gode di una delle viste più belle della città: le dodici strade che partono da Place de l’Étoile sono un colpo d’occhio unico. La salita è impegnativa, ma la vista sulla Torre Eiffel ripaga ogni sforzo.

L’Arco di Trionfo e gli Champs-Élysées

Dall’alto dell’Arco si gode di una delle viste più belle della città: le dodici strade che partono da Place de l’Étoile sono un colpo d’occhio unico. La salita è impegnativa, ma la vista sulla Torre Eiffel ripaga ogni sforzo.

Louvre e Galleria Dior

Per Matilde il Louvre era un must, e anche se in due giorni è impossibile vederlo tutto, ci siamo concentrate su alcune sale iconiche. La Monna Lisa, la Nike di Samotracia e la Venere di Milo sono stati i nostri punti fermi. Dopo, ci siamo immerse nella moda e nello stile alla Galerie Dior: un museo sorprendente, che racconta la storia e la magia della maison in modo scenografico ed emozionante.

Montmartre e Sacré-Cœur: bohème, scalinate e panorami

Abbiamo dormito qui ed è stato un regalo. Montmartre è un quartiere che respira arte: dai pittori sulla Place du Tertre, alle scalinate che salgono come gradini verso il cielo; fino al Sacré-Cœur che domina la città con la sua cupola bianca. Di giorno il quartiere è vivace: música, voci, profumo di pane e caffè. Di sera diventa silenzioso in certi angoli, un contrasto che adoro.

Notre-Dame e il Quartiere Latino

Ora che è riaperta, passare da Notre-Dame è quasi obbligatorio.

La sua imponenza lascia senza parole. Poco distante, il Quartiere Latino è vivace, giovane e pieno di librerie e caffè: il posto ideale per una pausa.

In questo caso ti consiglio per visitare Notre- Dame de Paris di muoverti per tempo e prenotare i tuoi biglietti online! Seguendo questo link trovi un tour con guida per scoprire tutti i segreti di Notre-Dame.

Cosa vedere a Parigi: Pompidou e biblioteche nascoste

Un altro punto panoramico da non perdere è quello del Centre Pompidou: salendo sulla terrazza, la vista sulla città è ampia e sorprendente.

Bibliothèque de l’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA): silenzio, luce e storia

Tra i luoghi che sorprendevano pagina dopo pagina, questo è uno dei più belli. La Bibliothèque de l’INHA, situata nel 2ème arrondissement, è un gioiello: la Salle Labrouste, progettata da Henri Labrouste nel XIX secolo, restaurata per restituire luce, eleganza e atmosfera studiosa. 

Entrare qui significa fare un passo in un’altra epoca: scaffali alti, lampade retrò, luce naturale che filtra dalle cupole.

Una tappa nel mondo sospeso di Shakespeare & Company

Dopo la quiete dorata della Biblioteca INHA, ci siamo spinte verso uno dei luoghi più iconici e poetici della città: Shakespeare & Company.
Una libreria che non è solo una libreria, ma un pezzo di storia, un labirinto di scaffali in legno, poesie scritte sui muri, libri impilati come castelli e quella piccola stanza con il pianoforte che profuma di polvere e sogni.

Matilde è rimasta incantata dal gatto che dormiva tra due pile di romanzi, mentre io osservavo il via vai di lettori, viaggiatori, studenti. Qui tutto sembra sospeso, come se ognuno fosse un personaggio di un romanzo ancora da scrivere.

Una tappa che consiglio a chiunque voglia respirare un po’ di magia letteraria durante un viaggio di due giorni a Parigi.

Piccoli luoghi da scoprire in 2 notti a Parigi

Se c’è una cosa che ho imparato in questo viaggio, è che spesso sono i dettagli a fare la differenza.

Ecco alcuni posti che abbiamo scoperto, o che ci sono stati consigliati, — e che meritano anche in un itinerario breve:

  • Jardin du Palais Royal – un’oasi perfetta per una pausa, con i colonnes de Buren che sembrano usciti da un set cinematografico.
  • Passage des Panoramas – atmosfera ottocentesca, negozi minuscoli, luci calde.
  • Square Louise Michel, ai piedi del Sacré-Cœur – perfetto per osservare la cupola da una prospettiva diversa.
  • La Promenade Plantée – un percorso sopraelevato tra gli alberi, poco turistico, ideale per chi ama camminare in silenzio.
  • Le Marais al mattino presto – vie tranquille, caffè che si svegliano piano, una bellezza discreta.

Luoghi semplici, ma che arricchiscono un itinerario di 48 ore a Parigi senza appesantirlo.

Dove mangiare a Parigi: tra sapori autentici e innovazione

Durante il viaggio abbiamo alternato pranzi veloci a luoghi più tipici, sempre cercando qualcosa che fosse buono, locale e non troppo turistico.

Ecco la nostra piccola lista.

Il mercato di Boulevard de Magenta (10° arrondissement)

Una tappa imperdibile se ami l’atmosfera dei mercati locali: colori, profumi, prodotti freschi e banchi perfetti per uno spuntino veloce. Matilde qui ha assaggiato una delle migliori crepes della vacanza.

Pranzo a Montmartre: La Bossue

Un piccolo bistrot caldo e accogliente, perfetto per un pranzo o una pausa dolce.

I loro dolci sono famosi nel quartiere e tutto ha un sapore “di casa”. Ideale prima o dopo la salita verso il Sacré-Cœur.

Aperitivo nel 3° arrondissement: Marché des Enfants Rouges

Il mercato coperto più antico della città: vivace, pieno di bancarelle di cucina dal mondo e perfetto per un aperitivo diverso dal solito. Noi abbiamo assaggiato tapas e piccoli piatti, mescolando sapori e risate ideale per un weekend a Parigi.

Altri posti autentici che consiglio

  • Café Charlot (Le Marais) – uno dei pochi bistrot “veri” rimasti, perfetto per brunch, uova alla coque e cappuccino fatto bene.
  • Hardware Société (Montmartre) – brunch creativo, piatti curati, atmosfera tranquilla. Non turistico come ci si aspetterebbe in zona.

Luoghi semplici ma autentici, dove la cucina racconta storie, proprio come i quartieri che li circondano.


Weekend a Parigi: la nostra parentesi calda da Kodawari Ramen

Non c’è nulla di sponsorizzato qui, ma non potevo non citarlo: Kodawari Ramen è stata una delle sorprese più belle del viaggio.
L’atmosfera riproduce una piccola via di Tokyo, con luci calde, insegne giapponesi e rumori di cucina che ti avvolgono appena entri.

Abbiamo scelto un ramen corposo, fumante, che ci ha scaldato dopo una giornata intera di camminate. Guardare Matilde assaggiare per la prima volta il ramen con gli occhi che ridono… è stato uno dei ricordi più belli.


Una nota spontanea sulle affiliazioni

Chi mi conosce sa che uso pochi link affiliati e solo quando hanno davvero senso.
In questo caso li inserisco per chi vuole organizzare da sé spostamenti, ingressi o attività senza perdere tempo a cercare mille fonti diverse.

Li trovi nei paragrafi dedicati agli spostamenti e alle prenotazioni: sono servizi che ho utilizzato anche io e che suggerirei comunque, ma se deciderai di prenotare tramite uno dei link all’interno di questo blog, io prenderò una piccola percentuale che mi permette di portare avanti questo progetto.
Il resto del racconto – le librerie, le camminate, il ramen, le scoperte improvvisate – resta libero, vero, non affiliato.

Arianna

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